Siamo a Orbetello, nel cuore della Maremma, ma ste orecchiette vanno via come il pane nemmeno fossimo a Cerignola. E allora ecco un altro modo di cucinarle: uno spunto in più in vista dei bagordi prossimi venturi..
Le cime di rapa si bolliscono per 4 minuti in acqua e sale, mentre in una padella si soffrigge uno spicchio d'aglio con 4 alici sott'olio. Si aggiungono pomodirini-ciliegia tagliati in quattro spicchi. Una volta che le alici appaiono belle sfatte, più o meno come certe baraccone che vediamo da Braccio, si soffrigge il tutto più o meno per 5 minuti, aggiungendo del pane grattato.
Nel contempo si scolano le cime di rapa ma, attenzione, nella stessa acqua si cuociono le gettonatissime orecchiette. Le cime le stiamo saltando a fuoco vivace fino ad ottenere un bell'amalgama (sale e peperoncino a piacimento). Una volta cotte si saltano le orecchiette nel tutto, non senza aggiungere un'altra manciata di pane grattato (avessimo a perdere due etti..), et voilà.
Non fatevi ingannare dalla foto ultra-glamour scattatale da noi medesimi qualche tempo fa: quando si tratta di spadellare Andrada non si preoccupa del rimmel che cola. E dall'alto della sua abilità culinaria ci ricorda che, se proprio ste cime non si trovano, bene altre verdure: spinaci, cicoria etc.
Grazie Andrada
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