mercoledì 26 settembre 2012

CHI NON DISEGNA..


"Chi non disegna non piglia pesci" è una bella iniziativa dedicata a quello che per noi orbetellani è l'habitat naturale, che però è anche una splendida occasione per la creatività dei nostri ragazzi.
Abbiamo chiesto a Irene Lizzulli di parlarcene in modo decisamente più specifico. La sua nota:

"In occasione della manifestazione Sea Bassmaster Marine 2012 (gara di pesca sportiva giunta ormai alla sua 4° edizione nella laguna di Orbetello), l'associazione sportiva dilettantistica Insidefishing e la Cooperativa "la Peschereccia" indicono un concorso di disegno finalizzato alla realizzazione di un calendario/poster che promuova la cultura del territorio lagunare (conoscenza delle specie ittiche) e della pesca sportiva che in esso viene praticata. L'idea nasce per avvicinare i bambini alla conoscenza del territorio facendoli esprimere attraverso il loro linguaggio piu' immediato, ovvero la creatività grafico pittorica, in una libera espressione di cio' che tale mondo sollecita in loro. Il concorso è aperto sia ai ragazzi delle scuole elementari che ai bambini di 5 anni che possono partecipare con un disegno individuale oppure con un disegno collettivo realizzato in classe. I premi, messi a disposizione dagli sponsor, sono 20 biglietti gratuiti di ingresso all'Acquario di Genova e visite guidate presso la Cooperativa dei pescatori per seguire il percorso dalla cattura del pesce alla sua lavorazione. Inoltre i disegni dei vincitori andranno a comporre un calendario o poster il cui ricavato sarà destinato a scopi benefici come la destinazione di fondi all'ospedale pediatrico Meyer di Firenze. I disegni di tutti i partecipanti saranno esposti nei giorni 27 e 28 ottobre in piazza Giovanni Paolo II e sabato 27 ottobre saranno proclamati pubblicamente i vincitori.
Tutti i dati del concorso, regolamento compreso, possono essere scaricati dal sito www.comune.orbetello.gr.it, www.insidefishing.it, www.orbetellopesca.it"

Una bella chance per i nostri bambini, un'occasione per dare un aiuto a un ospedale che da sempre si occupa di bambini, e un'altra occasione per raccontare la nostra vita a Orbetello. Che dire: bella roba! E grazie Irene: tienici informati..

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ieri, oggi e domani..

ieri..

oggi..


"devo fare un salto alla Coop.."






sabato 22 settembre 2012

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HOMETOWN




IL CINECLUB DEL GIOVEDI'


Insegnanti, una preside, studenti. Storie di vita e di scuola, con il gusto della moderna commedia italiana. Con la solita strepitosa Margherita Buy spalleggiata da Riccardo Scamarcio e persino la partecipazione di un insolito Gene Gnocchi. Regia di Giuseppe Piccioni.
Cineclub Costa d'Argento, Orbetello.  Giovedì 27 settembre. (Spettacoli : 18.00 - 20.00 - 22.00)


MAREMMA PEOPLE




ed è di nuovo SBARACCO!


L'evento ideato e fortemente voluto da CCN del Centro Storico di Orbetello, e che tramuta gli shop del centro in un bel mercato a cielo aperto dove far spese e soprattutto affari, con offerte e occasioni specialissime e riservate esclusivamente a questa manifestazione, torna. Stavolta con un clima più clemente rispetto allo scorso Febbraio (freddissimo, poco prima della grande nevicata) e salutato da un grossissimo afflusso di pubblico già dalle prime ore del sabato mattina, quando noi abbiamo scattato queste foto:



ieri, oggi e domani

Ieri..

oggi:


giovedì 20 settembre 2012

FELAFEL DEL GAGLIA - suggerimento di Michele Gagliardi


Innanzi tutto Michele ci suggerisce di armarci di: 150g farina di ceci, acqua fredda quanto serve, prezzemolo, 1 spicchio d’aglio, semi di cumino, semi di finocchio, peperoncino, 15/20 mozzarelline, olio evo, pan grattato.

E poi bando agli indugi e vai col trito finissimo: aglio, prezzemolo e peperoncino, aggiungendovi poi  un pestato di semi di finocchio e cumino. Mixare il tutto con  farina di ceci e impastare con acqua fredda (tanta quanto ne serve per avere un impasto che a occhio abbia la giusta consistenza) e un paio di prese di sale. Lasciare riposare l’impasto in frigo per almeno un paio di ore, ad indurire, e a questo punto, con le mani bagnate, formiamare delle piccole polpettine attorno a ogni  mozzarellina, da ruzzolare poi nel pangrattato,  friggendo fino ad una giusta doratura. Il risultato è un ibrido tra i classici felafel e le mozzarelline fritte. Qualcosa che lo stesso Michele definisce una goduria, e chi cacchio siamo noi per dubitarne..

E anzi: se la goduria è confermata, allora seguite il nostro consiglio e fate un salto su questo blog, aggiungendolo anzi ai vostri preferiti:  una volta che qualche maschio ai fornelli si rivela anche solo appena più utile di una ginocchiata nelle palle, vorremo mica lasciarlo lì a vagare sconsolato nel cyber-spazio..
                                                                               
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mercoledì 19 settembre 2012

IL CINECLUB DEL GIOVEDI'


Un quarantenne qualsiasi (Valerio Mastandrea), una famiglia qualsiasi. Poi i tradimenti, la separazione, ed è il baratro. Con ironia alternata a drammaticità, una storia di oggi.
Cuneclub Costa d'Argento - Orbetello  (spettacoli: 18.00  - 20.00 - 22.00)

domenica 16 settembre 2012

VIENI A CONOSCERCI

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giovedì 13 settembre 2012

questioning: MICHELA PAOLINI PADOVANI, DA DONNA A DONNA.



L'ex assessore alla Cultura Michela Paolini Padovani scrive su Facebook. Il sindaco Paffetti risponde a mezzo stampa. Il tema del contendere è il Festival del Giornalismo dello scorso agosto  (e dintorni). Il tono è un pò impuzzolito. Paolini replica. Ma a questo punto noi ci intrufoliamo : 


1- c'è chi dice che l'opposizione (dentro e fuori il Municipio) stia col fiato sul collo a questa giunta pure più del necessario, e che un evento come il Festival del Giornalismo possa starci benissimo, senza avere tanto da ridire.

Credo che l'opposizione di oggi faccia il suo dovere, così come lo facevano loro quando erano dall'altra parte. Oppure loro sì e noi no? Perchè spesso si ha la memoria corta, ma essendo io una che ha vissuto direttamente certi avvenimenti, ricordo bene come i vari Ragusa, Paffetti, Baghini stavano fissi sul giornale a criticare tutto, in maniera indiscriminata e spesso senza rendersi conto di ciò che effettivamente si poteva e non si poteva fare. Perlomeno noi, venendo da una esperienza di ammnistrazione, sappiamo cosa significhi stare in Comune e quali sono i limiti in cui ci si può arenare.
Sul Festival del Giornalismo ribadisco ancora una volta che il punto della questione non era il successo o meno del Festival stesso e nemmeno la sua valenza culturale.
Semplicemente, senza nemmeno voler commentare il Festival, condannavo la scelta di finanziare quella manifestazione e tagliare contestualmente alle associazioni culturali locali.
In un periodo di così grande difficoltà che ci impone delle scelte, avrei preferito che si sostenessero adeguatamente le realtà locali di coloro che tra mille difficoltà portano avanti la cultura ad Orbetello, di estate e di inverno.

2- il rischio non è che nel coltivare quel tipo di eventi con la speranza in qualche modo di incoraggiare un tipo di turismo anzichè un altro in futuro, comporti il fatto che nel frattempo gli altri, quelli meno acculturati, continuino a scassarsi molto le palle, e non certo gratis?

Si, il rischio c'è! Per questo l'offerta dovrebbe essere variegata. Indubbiamente servono anche programmi che richiamino un pubblico di acculturati per i quali la vacanza non significa solo relax ma avere la possibilità di confrontarsi su temi importanti. Su questo non solo non vedo niente di male, ma lo considero importante. Così come lo è però rivolgersi anche all'altro pubblico, quello che gradisce cose più leggere e popolari. Inoltre, sarà perchè sono mamma, mi sembrerebbe giusto organizzare anche eventi per bambini. Ho apprezzato in questo senso la notte azzurra a Monte Argentario. Dove riesci a far star bene i bambini, indirettamente fai stare bene tutta la famiglia.
A proposito di “notti”:ma la notte bianca che fine ha fatto?

3-La polemica è scaturita da tue considerazioni bloggate su Facebook. Che continua a rivelarsi uno straordinario strumento di sensibilizzazione e pressione politica, qui come altrove. Pensi se ne siano accorti tutti? Perchè io leggo molta opposizione e pochissima maggioranza.

La domanda si riferisce chiaramente al post vittoria, perchè in campagna elettorale mi sono sembrati tutti molto presenti e chi non aveva ancora un profilo lo fece proprio in quei giorni per utilizzarlo a scopi elettorali.
Credo che per rispondere in modo esauriente sia necessario fare una considerazione. Gli amministratori rappresentano l'Ente e forse per il rischio di veder confondere la volontà del Comune con pensieri magari espressi a titolo personale evitano di rispondere (poi a volte non ce la fanno a stare in silenzio) Anche per me era così, evitavo. Mentre dall'altra parte vedevo nascere gruppi vari, come per esempio quello dell'allora Consigliere Paffetti sul teatro o grandi proposte tipo il teatro multimodale al cinema Atlantico di Ragusa (che fine hanno fatto quei bei propositi e quelle belle parole?). Certo che le risposte andrebbero comunque date, nelle sedi opportune se non su Facebook e possibilmente con gli atti non a parole.
Altra questione è per gli affezionati, i simpazzanti e chi ha ruoli politici vari. Latitano un po'. Ma lo capisco. Difficile al momento difendere questa amministrazione.


4-Da ex assessore, riesci a spiegarmi tutta sta puzza sotto il naso (piuttosto bi-partisan) nei confronti dell'entertainment anche più leggero (musica pop, moda, cabaret, ballo) che invece mi risulta essere cultura e poi come? Davvero, che so, il Festival dei Presidi coi suoi Tiziano Ferro toglieva lustro a questo paese?

Con me sfondi la famosa porta aperta. Io ho sempre sostenuto che ci vuole di tutto un po'. Dall'Opera a Tiziano Ferro (che tra l'altro mi piace molto!). Non a caso mi sono attivata tantissimo per la rinascita del Carnevale ad Orbetello. Perchè mai dovrebbe togliere lustro al paese dedicare parte del calendario estivo a musica pop, cabaret, ballo e moda non l'ho mai capito.
A suo tempo lottai molto per lasciare un festival estivo ad Orbetello, ma i costi e la totale indifferenza con cui venivano accolti dagli orbetellani, fece pensare che il gioco non valeva la candela. Peccato, perchè erano interessanti e per l'appunto raccoglievano vari generi. Nomi famosi e meno famosi.
Forse si vuole trasformare Orbetello in una copia sbiadita di Capalbio? E' questo il fine attuale? Mah, siamo diversi, non l'hanno capito?

5-Come ti rapporti con eventi giovanili e ultra-giovanilistici come Albina En Tour o il nostro Park Fiction?

Non partecipo direttamente per via dei bambini piccoli, ma mi entusiasmano. Ho sofferto nel leggere alcuni post che parlavano di un centro-destra che è contro certi avvenimenti. NO, assolutamente no. Ben vengano, significano luoghi dove i giovani si incontrano, si divertono, si conoscono, passano la notte insieme, ballano, ridono....e tutto in sicurezza. Come si fa quindi ad essere contrari? La politica ha il dovere morale di trovare il sistema per arginare le morti del sabato sera e per dare una risposta ai tanti giovani che si vogliono divertire in maniera tranquilla e pulita. Le feste hanno avuto successo, tanta gente, danni zero, risse zero.
Se poi i meriti per le manifestazioni che nascono sono TUTTE dell'amministrazione (c'è questa moda ora) c'è da ricordare che Albinia en Tour, che ha dato il La a questo tipo di eventi, è nata con la NOSTRA maggioranza, così come lo Zanzafestival e quella bella realtà che si chiama Radioattiva (insieme allo Spazio Giovani). A questo gioco per cui il centro destra ha avuto meno attenzioni per i giovani noi non ci stiamo. Casomai sono i nuovi che hanno portato avanti le stesse politiche semplicemente perchè vanno nella giusta direzione.

6- non è un pò male comune che in tempi micragnosi si vada a potare sempre lì: associazionismo?

Può essere. Ma non lo condivido. Male comune sarà anche mezzo gaudio, ma sempre male è.
Le associazioni sono la ricchezza di un paese come il nostro che deve vivere anche di inverno. I giovani, i bambini, gli anziani, le famiglie, le PERSONE ci sono anche di inverno. Quindi se una scelta va fatta, facciamola nella direzione di salvaguardare chi si adoperà per la socialità sempre.
So per certo che c'è tanta gente che gratuitamente si fa il famoso mazzo facendo un servizio alla comunità in ogni campo dell'associazionismo. E allora perchè non ricordarsi di loro?

7- scantonando un pò: da donna, non si dovrebbe solidarizzare un pò di più con un sindaco donna una volta che c'è, persino un pò a discapito dei propri credo?

Ahhahahahahahhah ma vi ricordate lei come solidarizzava?
Parlando seriamente: per me esistono le persone, capaci o no, intelligenti o meno...poi possono essere donne o uomini.
Le quote rosa non mi sono mai piaciute. Certo, le donne hanno più difficoltà, non tanto dovuta agli uomini che non fanno spazio, ma a problemi oggettivi e biologici oserei dire, che comportano mille sacrifici in più (lo so bene io che il giorno che ho partorito ero in Comune! E che poi allattavo il bimbo in Giunta). Ed è in questo senso che le politiche di pari opportunità devono agire, cercando di eliminare gli ostacoli. Ma chi ha grinta ce la fa comunque. E al Sindaco Paffetti la grinta non è mai mancata. Ben venga un Sindaco donna, ma se fa male va trattato come un Sindaco che fa male. Uomo o donna che sia. E credo che anche lei, la Paffetti, non possa che essere d'accordo con me, almeno su questo argomento.

Ne conveniamo, Michela. Nel ringraziare l'ex assessore, aggiungiamo solo che giornalisticamente sarebbe buona creanza interpellare anche la "parte avversa". L'abbiamo fatto in altre occasioni senza ricevere alcuna risposta, nè in negativo nè in positivo. Stavolta perciò siamo noi a impiegare quel tempo in altro modo. Come se chi sponsorizza un Festival del Giornalismo con tanta energia ed entusiasmo non sapesse quale importanza abbia il web per lo stesso. O, ma vogliamo sperare di no, come se le migliaia di visualizzazioni (le vostre) che Google segnala nella parte alta della costola destra di questo blog, non contassero una beatissima minchia.
Ps: per sentito dire (a noi non dice niente nessuno..) la Notte Bianca, con una decisione presa in corsa nella fase terminale di questa estate 2012, si farà. Al momento di pubblicare questo post, però,  non sappiamo ancora quando.

domenica 9 settembre 2012

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E' QUI LA CRISI?..

E' prudente partire da un presupposto: chi era in vacanza qui, chi ha scelto Orbetello, l'Argentario, Capalbio per le proprie ferie, per le proprie vacanze estive, di sicuro aveva appurato di potersele permettere, di disporre cioè di un badget, piccolo o grande, da spendere. A differenza di molti altri italiani che ste ferie non se le sono proprio potute permettere: e in alcune zone della Toscana il calo di presenze pare si attesti attorno al 30%, che non è uno scherzo. Noi almeno possiamo fare affidamento su un tipo di turismo medio-alto, quello che non aspetta lo stipendio per fare la spesa dopo una o due settimane di salti mortali. E questo  la sua bella differenza per fortuna la fa. Eccome. 
Con questi presupposti abbiamo fatto una passeggiata e posto ai commercianti, molti dei quali semplicemente degli amici, una domanda facile facile: quest'estate la tanto vituperata crisi la hai avvertita? Meno presenze? Meno propensione a spendere? Cautela e attenzione da parte di tutti o solo di alcuni? Ecco cosa ci hanno raccontato.


"Meno presenze. Di sicuro. Ma poi una volta qui un gelato bene o male si prende", ci dice Brunita di Kilimangiaro, "lo si prende perchè lo si può prendere: costa relativamente poco, non è di quello che ci si priva o si privano i nostri bambini, anche un tempi difficili. Perciò di sicuro il nostro è un settore un pò privilegiato, in estate. Però si: la crisi un pò si fà sentire". 
Meno presenze? Marco di Immobilare Etrusca ci dice che il problema è generale e non ascrivibile ai mesi estivi: "Per le locazioni più abbordabili il calo c'è stato, sicuramente. Mentre quelle più dispendiose, per assurdo, non hanno fatto registrare alcuna flessione: alcuni di coloro che affittano una casa per la vacanza da queste parti di sicuro non sono quelli che la crisi la patiscono maggiormente". 
E questo ce lo conferma anche Silvano, porta accanto, di Antichità Crociani: "No, non tanto. Io sulle estati come questa appena trascorsa metterei la firma. Il target pù alto sta crisi non la sente proprio, e loro naturalmente c'erano. Se hai notato, giravano più shopper di Rasna, che di negozi più  buon mercato. In agosto poi noi abbiamo registrato persino più presenze dell'anno scorso". 
"Il trend negativo era già iniziato, ora ha solo raggiunto il suo culmine" spiega Fabrizio di House and Garden: "I giorni in cui entravano e dicevano "mi dia tutti quelli, mi incarti tutta la serie" sono finiti da un bel pò. Adesso si fa attenzione, eccome. E conferma: "il target più alto continua a non avere problemi, anche se psicologicamente non è a sua volta esente da un pò di cautela, da un pò di parsimonia".
Rossella de La Calendula, che è una profumeria e centro estetico,  dice che la crisi si è sentita e molto:  "solo l'indispensabile, soprattutto per ciò che concerne l'estetica; ma il superfluo lo si evita come la peste. Pensierini, regalini da 10 euro proprio quando è necessario. Tutto molto "mordi e fuggi". Per il resto suona a morto".  Ma
pochi passi più in là,  in un altra profumeria, Be Chic, ci si fa notare che "ai tempi della grande depressione si registrò un boom di vendite di rossetto rosso fuoco. Un motivo ci sarà: in tempi durissimi si ha bisogno di qualche piccolo antidoto al grigiore, al rigore. Magari si cerca di risparmiare sull'indispensabile, ma non si può morire di crisi.."
Già eravamo quelli che in Europa leggono meno quotidiani: primato non certo invidiabile. Ora poi, ci dice Fabrizio di Fantastika, "il distributore locale parla di un calo del 30% in questa sola zona ", che non sono bruscolini. "E poi è finito tutto dopo il periodo clou: non c'è stato il periodo-finestra. Passati i furori ferragostani  ci siamo ritrovati di nuovo solo noi: la bassa stagione praticamente non esiste più. E quando si fanno due conti, questo ha il suo peso".  
Giorgio della cartolibreria Bastogi dice che il trend in negativo lo si registra e pure pesante: ma già da inizio anno. Non una questione estiva. "Il fatto che il centro sia stato svuotato con certe politiche anzichè altre già aveva dato la sua bella mazzata. Poi la crisi ha fatto il resto. Ma le case editrici sono corse al riparo, riuscendo ad abbassare sensibilmente i prezzi. E perciò la gente un libro lo compra: per leggerselo in spiaggia, per regalarlo". In questo senso quella appena trascorsa non è stata un'estate particolarmente penalizzata. E' stata anzi un'estate di fenomeni editoriali da milioni di copie vendute, e Orbetello pare non aver fatto eccezione. Ci consola.
Di trend già avviato da un pezzo ci parla anche Mauro di Giro Bike: "La propensione a spendere è decisamente minore. Si cerca di risparmiare, eccome. Ma diciamoci la verità: non riguarda solo questa estate: l'aria che tirava era già quella".
E parliamone di questo "indispensabile", perciò: Renato del panificio Fratini Bagnoli sostiene che no, in questo settore non si sono registrati particolari scossoni. E Alessandro del panificio Marconi sostanzialmente conferma, ma "l'impressione è quella di turisti che la vacanza se la sono goduta molto meno. Il pane si compra, noi vendiamo alimenti indispensabili e grandi flessioni non le abbiamo regisrate, ma il cliente il suo disagio lo  manifesta e molto. E per quanto riguarda la distribuzione dei prodotti nei centri turistici (campeggi, per esempio) la differenza l'ho notata e poi come. Se loro chiedono meno pane, significa che le presenze sono minori. Non si scappa".
Antonella di Principe Uno, perciò un bazar dove si vendono un pò tutte le cose di utilità domenstica,  sostiene che "si, un pò la crisi si fa sentire. Molto sul superfluo, su quello a cui si può rinunciare almeno momentaneamente. Ma anche sull'indispensabile: prima si prendeva un prodotto per ogni singola esigenza: oggi si cerca il detergente che vada bene un pò per tutto".

E il settore ristoro? Luana, Dalla Zia: "No, per fortuna non particolarmente. I nostri bei pienoni li abbiamo fatti. Molti miei colleghi gestori invece registrano una situazione più delicata per quanto riguarda i locali dove si sa che si spende di più. Lì la prudenza è decisamente aumentata. Parliamo di sere d'agosto da 18 coperti.." E sostanzialmente Silvia della Trattoria L'Ovosodo conferma: "La crisi la si è avvertita soprattutto per ciò che riguarda le mance" si schernisce: ma "in realtà no. Non particolarmente: non in termini di presenze, nè in quanto a propensione allo spendere". Sottintendendo a sua volta che una volta che si va in vacanza, una volta che si esce, poi un gelato lo si prende, un drink ce lo si concede, una sera al ristorante la si passa.
Matteo del centralissimo Bar Rossi dai Nipoti ci dice di aver fatto più affidamento del solito sul pubblico del cocktail  serale e sul target medio-giovane, ancor più che nelle estati scorse. Nel tran tran vacanziero quotidiano qualcosina la si cerca di risparmiare "ma la sera va meglio. Un grande aiuto di sicuro lo danno gli eventi, le feste (sia le pubbliche che quelle nei locali), i club. Tutto quello che movimenta, che spinge a voler "fare serata". E trattandosi di pubblico giovane, deduciamo noi, si tratta di clienti che se spendono qualcosa per un paio di drink poi non è che passano la notte in bianco con la preoccupazione del mutuo o dell'IMU. Di quello, nella stragrande maggioranza dei casi, continua ad occuparsene mammà. Purtroppo..
Ed eccoci all'abbigliamento: quel settore che di sicuro non è indispensabile per la sopravvivenza ma la cui propensione per lo shopping che lo riguarda è una delle cose che ci contraddistingue a livello planetario. Quel settore, per capirci,  al quale noi cerchiamo di dare una spintina (una signora spintina..) con i nostri eventi estivi. E nonostante ciò
"Si: la crisi si è avvertita" esordisce senza esitazioni Marco di Toni & Judi: "non particolarmente per le presenze, ma proprio per la propensione allo spendere. Le cautele sono decisamente aumentate.
"Si, molto!" Conferma Marcella, da Caraceni: "a noi è parso che le presenze fossero decisamente minori, e poi è lampante l'atteggiamento di indugio. Magari si entra, un'occhiata la si dà, ma poi fra il dire e il fare.."
"Vero. Non particolarmente in Agosto, dove sostanzialmente la situazione ha tenuto rispetto alle scorse estati" ci racconta Sabrina di Babi Calzature "quanto nella parte più bassa della stagione. Cioè, quest'estate si è fatta molto attendere. E sinceramente una bella differenza l'abbiamo registrata anche per quanto riguarda la qualità della clientela. Decisamente un'altra."

Francesca da Benetton kids non è catastrofista. "Certo, c'è chi fa storie per una maglietta da 4 euro. Ma sostanzialmente si è trattata di una buona estate, senza grossi traumi". Ma questo è uno shop di abbigliamento per bambini. Siamo in Italia: cuore di mamma..
Perchè non la pensa esattamente così David Caldori di Caldori 1977,  assai più propenso a confermare ciò che ci dicevano Marco e Marcella: "Decisamente meno gente. E la tendenza a risparmiare è stata pesante. Altrochè". E ulteriore conferma arriva da Alessandro di Cipria: "la gente è decisamente meno incline a spendere". Con un'unica consolazione: "tutti gli amici gestori di abbigliamento mi confermano che la situazione è veramente faticosissima." Qui come altrove, perciò.  Mal comune..
Poi però dobbiamo pure registrare un'unica voce fuori dal coro, un'unico elemento discordante: Monica della tabaccheria Vizi e Sfizi..
"Molte più presenze!" Esordisce: "molto bene persino il superfluo, tipo gadget e souvenir, per non parlare del
settore ludico: la gente gioca, gioca molto. Ora più di prima. Nessuna flessione neppure sui tabacchi" che pure è un settore non certo beneficiato dalla furia balzellatrice dell'attuale esecutivo. Un miracolo d'estate, perciò, a sentire lei. Ma visto ciò che ci era stato detto da praticamente tutti gli altri interpellati, un pò di stupore evidentemente lo avevamo proprio stampato in faccia: ma Monica, con appena un pò di quello splendore di inflessione partenopea, non si scompone: "ma quando mai: ti hanno detto diversamente?". E se ne va con un sorriso che secondo noi significava: prometti di non specificare  nomi e marchi e vedi come cambiano le risposte..
E cioè, si tratterebbe dell'italicissimo "chiagni e fotti"?..
E questo era. Fatevelo bastare. Naturalmente tenendo in considerazione che trattavasi di chiacchere tra amici o poco più,  seppur riportate fedelissimamente. Di sicuro non un sondaggio, non un'inchiesta giornalistica: abbiamo interpellato alcuni e alcuni no (e sti cazzi, mica ci pagano per farlo, a proposito di crisi..). Va da se che se qualcuno che non è stato interpellato volesse dire la sua, come pure chiunque altro,  noi siamo qui. Qui, o sulla nostra fanpage Facebook, o ai nostri indirizzi di posta elettronica. In genere quando riceviamo, volentieri pubblichiamo. 

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