mercoledì 16 settembre 2015

Fuori di testa? Yes..


"Siamo troppo concentrati sulla testa, sul raziocinio, su come sin troppo lucidamente e quasi matematicamente impostiamo la nostra vita. Il rischio è di trascurare il cuore. Con tutto quello che ne consegue".
E' esattamente così che Marilù Mengoni ci spiega il titolo del suo nuovo lavoro editoriale, nelle librerie dai primi di ottobre.
Dopo la bibbia veg Cucina vegana e metodo Kousmine di cui ci siamo abbondantemente occupati e con piacere, stavolta l'autrice orbetellana, lady-Psicoalimentazione, si sofferma sulla necessità, l'urgenza quasi, di sbrigliare l'aspetto emotional di ognuno di noi, di seguire le vibrazioni vitali che arrivano dritte dritte dall'anima. Al di là degli schemi. Con tanto di esercizi per riuscire nell'impresa.
"E' proprio in tempi in cui è drammaticamente necessario essere pragmatici, concreti, con i piedi ben piantati in terra che si rivela importante lavorare su se stessi nella direzione diametralmente opposta". E attenzione, perchè non si parla di suggerimenti new-age per raggiungere il nostro personalissimo Nirvana. Al contrario.
"I risultati del percorso di cui parlo nel libro, con l'ausilio di esercizi specifici, alla fin fine sono proprio quelli di migliorare la qualità della nostra vita in termini assai pratici: i rapporti interpersonali, l'alimentazione, le paure da debellare, la concentrazione che latita.
Sono aspetti del nostro vivere quotidiano che vanno affrontati. Non trascurati".

"Perchè finiamo col rimanere intrappolati in schemi? Da dove arrivano queste sovrastrutture? Quanto ancestrali, quanto imposti dal mondo in cui si vive e quanto invece ereditati persino in modo assolutamente inconsapevole da vecchi retaggi familiari?
Si possono, e a mio personalissimo parere si devono abbattere. Frantumare.
Una vita è un tempo troppo breve per permetterci il lusso di intrappolarla in schemi".
Soprattutto se questi schemi finiscono col condizionarla. E di brutto.
Senza rinunciare a qualche inievitabile accenno alla Psicoalimentazione (ma non si può lavorare sul proprio io senza prendersi cura dell'involucro che lo contiene), si tratta di 
"apprendere come stare presenti a se stessi, per vivere la vita come deve essere vissuta,
in direzione di un deciso, entusiasta risveglio della coscienza, per saltare finalmente fuori dal blob che ci impantana. Sono fermamente convinta che farlo, provare a farlo e sapere come farlo
non faccia davvero male a nessuno. E intendo nessuno.
Perchè siamo tutti alle prese con i nostri demoni, i nostri schemi, le nostre peripezie tutte mentali"
E perciò fuori di testa. Ora.
Per prendere la via del risveglio e finalmente realizzare noi stessi.
Alla prossima, cara Marilù..
grazie a Matteo Valeri per il contributo fotografico.



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