martedì 3 novembre 2015

Gustatus sette più


Troviamo insopportabile il "tutto bello, tutto fantastico", il volemose bene alla fine di un evento, di uno spettacolo. Quando anche le cagate pazzesche sembrano dei miracoli di perfezione a giudicare dagli entusiasmi un tantino enfatici e spesso fuori luogo di chi organizza, di chi collabora.
Noi adottiamo questa linea prima di tutto nei riguardi di ciò che noi stessi nel nostro piccolo organizziamo: grazie per le parole carine, grazie per le manifestazioni di simpatia, grazie per l'incoraggiamento, ma tenere i piedini per terra e metter mano a un po' di sana autocritica è sempre la soluzione più igienica da adottare.
Si può sempre fare meglio, si può sempre fare di più.
E noi stessi non ci siamo peritati di muovere qualche appunto all'organizzazione e alla riuscita di qualche edizione passata di Gustatus, specie le ultime due. Appunto con quel po di coscienza a posto che ci illudiamo di esserci garantiti essendo noi stessi i critici più feroci dei nostri eventi.
A partire da quell'assassinio che era la concomitanza con Piazze d'Europa (un nostro post a riguardo, ripreso dalla stampa locale, scatenò un po' di maretta, diciamo così). O dalla piazza principale della città stupidamente svuotata di qualsiasi riferimento al grande evento che si stava celebrando giusto a due passi, in aree più appartate. Non abbiamo fatto mistero di aver trovato infelice la pensata di sopprimere la Via degli Artisti, E non abbiamo fatto mistero del fatto che l'edizione dello scorso anno in particolare, pur senza finalmente l'ingombrante gemellaggio forzato con l'evento grossetano in simultanea, e pur beneficiando di un bel ponte acchiappa-turisti, ci era sembrata particolarmente sfigata.
Abbiamo sorriso come molti altri delle cifre deliranti riguardo le presunte presenze sparate dalle solite veline di mezzi d'informazione che 'ste informazioni le riportano così, un po' per sentito dire, un po' precotte, già confezionate, ci fidiamo sulla parola,  senza prendersi il disturbo di un minimo di verifica. Comunque consapevoli per esperienza diretta che, come si direbbe in tv, ascolto non significa gradimento.
La sgradevolissima sensazione, da due o tre anni a questa parte, era che si trattasse di un evento bello e importante che però non cresceva. E anzi si sgonfiava. Lentamente. Inesorabilmente.
Ma quando una cosa riesce riesce. E noi siamo i primi a gioirne e a volerlo ribadire.
E' stato vivace. Vivacissimo.
Bella l'arte del cucinare in molte sue declinazione, mini-vip compresa, finalmente in piazza. Idea così azzeccata che si fatica a ricordacene una versione senza.
Bella, veramente bella l'idea targata Pro-Loco Lagunare e Matteo Valeri della musica sui balconi.
E bella la musica, la presenza di musica, in generale. Anche se qualcosina di un po' troppo "centro sociale occupato"ce la saremmo risparmiata. Posto sbagliato, momento sbagliato.
E a proposito di Valeri che l'ha curata, come ampiamente anticipato in un nostro post, bella e splendidamente riuscita La Via degli Artisti, complici le bellissime proiezioni arty sulla facciata della chiesina.
Bella buona parte del corollario: le biciclettate, le passeggiate guidate, i lab per bambini.
E ottimo, e sottolineiamo ottimo, il lavoro svolto dall'associazione Teatro del Bicchiere, con alcune scelte e alcuni momenti di puro incanto.
Bello e brioso, vario e ricco di sfumature. Professionale ed impeccabile, persino da un punto di vista estetico, nel suo scomparto specifico (stand degustazione, enoteca) e in quello consueto (il mercatino, ancora più ricco). Ecco come ci è sembrato quest'anno Gustatus 2015.
Aggiungiamoci un paio di coincidenze fortunate, e chissà quanto dovute alla fatalità, tipo un campanile finalmente in gran spolvero, ed un clima che per un evento che si protrae per qualche giorno in uno dei periodi più lugubri dell'anno, ha avuto questo si del miracoloso, registrando solo un po' di scorno per quel giorno venuto a mancare, per la festività caduta di domenica.
Del nostro parere non richiesto magari non fregherà una minchia ad anima viva (anche se quando non era favorevolissimo non abbiamo avuto questa impressione) ma non riuscendo proprio a tenercelo per noi, beh: bello. Tutto molto bello. Bravi. Tutti molto bravi.
Questo è l'andazzo giusto. E ora continuate a farlo crescere.






 all pix: INNOCENTEVENTI



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