sabato 20 febbraio 2016

la risposta dell'assessore dimissionario Mario Chiavetta alle considerazioni di Spaggiari.


Abbiamo affrontato l'argomento della crisi che la giunta Paffetti sta attraversando in questo preciso istante, e a darci il la è stato proprio lo sfogo di Silvia Spaggiari, presidentessa di Pro Loco Lagunare, che proprio a noi lo ha voluto affidare. Perciò lo abbiamo affrontato dall'esterno, diciamo così. Dal di fuori. Da una piattaforma che è territorio neutro (anche se qualcuno ha prontamente sibilato che di territorio tutt'altro che neutro trattasi).
Ci sembra giusto perciò dare spazio anche ai protagonisti diretti di quello che alcuni descrivono come un vero e proprio psicodramma che comunque, checchè se ne dica, sta alzando un bel polverone, un accesissimo dibattito all'interno come all'esterno del Comune, all'interno come pure all'esterno del mondo della politica orbetellana: sulla stampa locale, sui social (noi compresi) e naturalmente (e soprattutto) nelle sedi preposte. Ognuno dal suo punto di vista, ognuno inamovibile nelle sue convinzioni, senza grandi spazi di manovra: do or die, a quanto ci sembra di capire.
E proprio al termine delle considerazioni della Spaggiari, a fondo pagina diciamo così, avevamo offerto spazio a chiunque volesse controbattere o commentare, e parliamo delle parti in causa.
Ed eccolo qui, proprio un esponente della dissidenza moderata, dissidenza che per alcuni costituisce il male tra tutti i mali e per altri una sonora, meritata lezioncina all'arroganza della sindaca Paffetti (stiamo solo descrivendo il mood) e di chi ha calato dall'alto dei cieli la decisione insindacabile che proprio la sindaca in carica dovesse essere la candidata al prossimo mandato. La candidata unica.
E da qui la bagarre, sperando di non aver esagerato con la semplificazione giornalistica, ma magari così ci capiscono meglio anche coloro che non vivono di pane e politica. Più o meno proprio questo è lo status quo. E perciò ecco cosa ha da dirci l'assessore dimissionario Mario Chiavetta:
"Ho letto con attenzione il grido di allarme lanciato dalla Presidente e amica Silvia Spaggiari.
Prima di tutto vorrei pubblicamente ringraziare questa giovane e nuova Pro loco, che molto ha gia’ fatto e molto sta facendo per la nostra Orbetello. Finalmente ho visto un gruppo di giovani e di amici che hanno messo la faccia, togliendo tempo ed energie a lavoro, alla famiglia, alle proprie passioni per un bene piu’ collettivo che e’ la nostra comunita’. Leggendo Silvia, mi sento chiamato in causa e vorrei spiegare il mio punto di vista su tutta questa triste faccenda. Le preoccupazioni di Silvia sono piu’ che giustificate, ma si dovrebbero limitare, e spero solo di avere male interpretato cio’ che e’ scritto tra le righe, solo alle ripercussioni di una fase commissariale sulla gestione della Pro loco e le attivita’ commerciali e turistiche. Per prima cosa vorrei spiegare tecnicamente come funziona un bilancio comunale: il bilancio viene approvato mediamente a meta’ anno ( diciamo da maggio a luglio ) e nei mesi precedenti la sua approvazione non e’ che non ci sia un bilancio, c’e’ quello precedente ancora valido e c’e’ anche un esercizio provvisorio per ogni capitolo di bilancio. Ora il bilancio del nostro comune ha il capitolo del turismo molto”ricco”, quindi per non interrompere le varie attivita’ turistiche e promozionali di tutte le Pro loco del comune ( non solo quella di Orbetello) sarebbe sufficiente dare un contributo alle stesse dello medesimo importo degli anni precedenti. Il mio amico ed ex collega Miralli mi assicura che tecnicamente sarebbe una cosa fattibile, quindi,qualora questa Amministrazione volesse farlo, lui sarebbe a disposizione per eseguire la manovra nel giro di poche ore. Detto questo faccio un’ altra considerazione, questa del tutto politica o meglio istituzionale. Trovo improprio e scorretto da parte di un’Amministrazione che sta chiudendo il mandato approvare il bilancio di previsione, questo perche’ chi vincera’ le elezioni e’ giusto che governi sin dal primo giorno assumendosi tutte le responsabilita’ del caso e mettendo in atto i programmi per cui i cittadini gli hanno attribuito la fiducia. Mi ricordo che quando ci insediammo 5 anni fa il bilancio non era ancora stato approvato e lo facemmo noi.
Silvia parla anche di giochi di potere, magheggi o teatrino. Beh, vorrei porre una domanda a Silvia e ai cittadini tutti: un Amministrazione che a livello urbanistico ha prodotto pochissimi atti, e’ giusto che a fine mandato, o meglio a poche settimane dalle elezioni, si prepari ad approvare, cosi mi viene detto, alcune varianti urbanistiche? 

Ha ragione Silvia, i giochi di potere sono brutti e non piacciono ne’ a lei ne’ ai cittadini e consentitemelo neppure a me. Chi mi conosce sa l’impegno che ho sempre messo nel mio assessorato, il centralino comunale era autorizzato a dare il mio cellulare a tutti i cittadini che volevano parlare con me. Ho sempre ricevuto tutti, parlato con chiunque mi avesse manifestato un problema e l’ ho sempre fatto rispettando le istituzioni. Sono sempre stato in Comune e ho sempre lavorato “ pancia a terra” agli obiettivi che ci eravamo posti. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti ( parlo della Maremmana, delle scuole a Fonteblanda, dei giardini di Fonteblanda, del Ponte della Radicata, delle strade su Polverosa, Priorato, Guizone, delle scuole medie e dell’infanzia di Albinia, della Torre dell’orologio, e di cio’ che e’ in essere, come l’illuminazione della strada degli orti o piazza Cortesini).
Voglio chiudere, infine, col mio punto di vista sulla situazione politica e voglio essere breve per non annoiare nessuno. Monica Paffetti e’ una brava persona, seria, onesta , volenterosa, una “sgobbona” ma con la quale purtroppo, secondo me, e non solo secondo me, si perde il Comune. Sono un uomo di centrosinistra e ho la convizione che ricandidando Monica Paffetti si consegnera’ il comune alla destra che avverso e con la quale ( destra ) non intendo minimamente accordarmi. Sono, anzi siamo, perche’ nel mentre siamo diventati tanti, partiti da questo assunto, supportati anche dal sondaggio, lo ricordo , commissionato dal partito del Sindaco, che dava Monica totalmente perdente. Abbiamo chiesto alla coalizione di fornirci altri nomi, sempre del PD, su cui poter fare delle sintesi, ma non ci sono mai riusciti. Allora abbiamo chiesto le primarie , che altro non sono lo strumento costutitivo del PD e lo strumento con il quale 5 anni fa la Paffetti si impose come canddato Sindaco. Neppure questo ci e’ stato concesso. Tutto cio’ non in questi giorni ma pubblicamente, nei convegni, a mezzo stampa o nei Consigli Comunali, argomentandolo de visu al Sindaco e non con giochini dietro le spalle. Come sono andate le cose ormai e’ storia , ci sono stati degli arroccamenti e se permettete non intendo socializzare la sconfitta. Sto lottando per un centrosinistra unito, forte coeso e propostitivo, che guarda con interesse al mondo delle imprese, delle partite iva, al commercio , al turismo, ma che guarda con forte preoccupazione anche alle classi sociali piu deboli e disagiate".

Più chiaro di così.. Per quel che vale, apprezziamo i toni. Decisamente più pacati e secondo noi appropriati rispetto a quel surplus di accaloramento che abbiamo captato qua e la (un po da tutte le parti). Certo, il contendere è delicatino. E la passione ci piace. Ma forse tenere i piedi ben piantati a terra e i nervi saldi è il minimo che si debba ad una cittadinanza che sta osservando tutto questo non senza qualche perplessità. No?

la lettera manoscritta di dimissioni dall'incarico di assessore alla sindaca Paffetti
di Mario Chiavetta. Anzi, l'incendiaria lettera di dimissioni..


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