sabato 26 marzo 2016

scarpinando scarpinando..

(Rossella Rispoli Segato)

Sono quelle iniziative che a noi piacciono particolarmente. Abbinare ad un'attività motoria all'aperto la (ri)scoperta della bellezza della nostra terra, nei suoi angoli spesso più reconditi, quelli che spesso dimentichiamo noi stessi di visitare e cercare di conoscere meglio. Fortemente voluta dagli amici dello Scalo (sia Pro Loco che Polisportiva) è un'occasione per trovarci faccia a faccia col nostro passato, con il nostro presente, con l'habitat in cui viviamo e naturalmente per stare insieme, aggregarsi, socializzare, che di sicuro non fa male alla salute. Come non fa male alla salute una sana e robusta camminata. Perciò abbiamo chiesto all'amico Giuliano Baghini, uno dei protagonisti della vita sociale e dell'associazionismo della nostra frazione più prossima, e che è sempre così cortese da trovare qualche minuto da dedicarci, Ecco cosa ci ha detto.
(innocenteventi)

Qual'è la mission?
Lo spirito di questa iniziativa è stato il ritornare un pò ai vecchi tempi quando, da bambini, partivamo a piedi con le famiglie per andare a fare una "scampagnata" sui Poggi.
La fatica era tanta, ma altrettanto era la felicità di passare una giornata immersi nella natura con altre persone.
Inutile descrivere i panorami mozzafiato che si vedono da lassù!
Vanno vissuti!

Come si svolge il tutto, di preciso?
Il percorso si articola in due fasi: la mattina ed il pomeriggio ed è lungo circa 13 chilometri.
Il ritrovo è alle 08,15 alla Polisportiva dello Scalo per effettuare l'iscrizione.
Quest'anno sarà una bellissima edizione in quanto, subito alla partenza, entreremo in una delle fabbriche che ha segnato la storia del nostro territorio, sia nel bene (l'occupazione) sia nel male (vite stroncate) per ammirare i luoghi e i momenti che la hanno caratterizzata.
Dico "momenti" perchè, oltre alla spiegazione che ci darà il guardiano all'interno, i partecipanti troveranno una piccola mostra fotografica da noi allestita.
Comunque sia andata, è innegabile che la Sipe Nobel, la Montecatini e la Ferrovia abbiano segnato negli anni l'identità della nostra frazione.
Quindi questa prima parte è interessante per tutta la cittadinanza in quanto chi non volesse partecipare alla Scarpinata intera può comunque entrare e uscire dalla fabbrica indipendentemente.

E poi?
Poi ci incammineremo verso il Monastero di Sant'Angelo, accompagnati sempre da una Guida Ambientale abilitata, per finire all'ora di pranzo alla capanna dei Cinghialai dove i partecipanti troveranno il fuoco per poter cucinare il loro pranzo al sacco.
La scorsa edizione ho visto di tutto uscire dagli zaini: salsicce, braciole, pancetta, quarti di prosciutto e quant'altro in pieno "pendant" con lo spirito della camminata.
Saremo un pò tutti "Bear Grills de noantri" per un giorno!
Ci fai venire fame. E dopo la scorpacciata?
Nel primo pomeriggio ripartiremo alla volta di Poggio Fiorentino e Piscina Secca per poi rientrare in serata al campo sportivo della Polisportiva (accanto ai Vigili del Fuoco) da dove siamo partiti al mattino.
La quota di partecipazione è di soli 5 euro e comprende assicurazione personale, contributo assistenza sanitaria (CRI Comitato di Orbetello) e spese logistiche.
E vai con l'invito:
Vi aspettiamo numerosi e per ogni informazione contattate il sottoscritto al 3291670601.
Ciao e grazie!
Evidentemente c'è ancora chi è così impavido da spiattellare il proprio numero sui social media.
Grazie Giuliano, complimenti ad organizzatori e promoters, e buon divertimento.

giovedì 17 marzo 2016

un mandato travagliato: quattro chiacchiere con Monica Paffetti


Una specie di psicodramma, primarie si primarie no, che avrebbe agevolmente potuto ispirare una nuova canzone di Elio & le Storie Tese e che ha aggiunto un po di sano e solido trambusto ai mesi che precedono le amministrative, caso mai non fossero già sufficientemente movimentati, ha caratterizzato questa parte finale di un mandato, quello della sindaca Monica Paffetti, che definiremmo controverso senza tema di smentita. La giunta delle contestatissime risposte a qualche robusto incidente di percorso (alluvione, moria nella laguna tra gli altri), la giunta del fuoco amico, la giunta che inevitabilmente qualche risultato lo porta a casa ma che secondo il modesto parere di chi scrive non sempre è favolosa nel comunicarlo (un po' meglio negli ultimi mesi), un sindaco costantemente sotto attacco (a volte anche da parte di coloro che per logica politica avrebbero dovuto sostenerla) sui social media, che spesso tergiversa, finge di non vedere e non sentire e in qualche modo porge l'altra guancia et voilà, le jeux sont fait: una situazione di cui tutto si può dire tranne che non porga elementi di discussione. E ne discutiamo proprio con lei, la prima cittadina uscente, con una specie di "ieri, oggi e domani" in una manciata di risposte, che magari non mancheranno a loro volta di suscitare reazioni accalorate. Tanto per cambiare.

Partiamo dagli eufemismi: un pre-primarie travagliato..
Molto travagliato. Come sai io avevo già la candidatura condivisa dell’ 80 percento dei partiti della coalizione ma di fronte alla possibilità di caduta dell’amministrazione e conseguente commissariamento ho deciso di andare a primarie . Ho ritenuto che era necessario fare chiarezza e governare il comune fino alla fine del mandato specialmente all’inizio della stagione estiva, con un bilancio da approvare e con il problema dell’autostrada sempre alle porte .

Resta il fatto che Mario Chiavetta era un nome di spicco della giunta a cui fai capo, un assessore. Dovrai pur avere, scaramucce elettorali a parte, qualcosa di buono da dire su di lui.
E' giovane. (chi ha detto che i politici non hanno il dono della sintesi?.. ndr)

la candidata sindaco di Milano pentastellata ha fatto dietrofront a causa (a suo dire) della pressione mediatica e dei veri e propri insulti sui social media. Lei, mica te, che pure in quanto ad attacchi praticamente quotidiani e sistematici, spesso poco eleganti diciamo così, non ti sei fatta mancare assolutamente nulla. Come la vivi?
Con senso di responsabilit. Sono consapevole che la figura del sindaco e’ la prima figura istituzionale di vicinanza ai cittadini che in momenti di disagio e difficoltà economici e sociali i scaricano sulle istituzione tutte le loro tensioni. Sicuramente chi fa le scelte, chi decide accontenta alcuni e scontenta altri. Si cerca comunque di lavorare per il bene comune e non per interessi dei singoli. Chiaramente il vivere in una piccola comunità amplifica il tutto perché anche nel tuo quotidiano ti scontri con i problemi dei cittadini . In alcuni momenti e’ stata dura ma non solo per me ma per tutta la mia famiglia,  da mia madre, mia sorella ed i miei ragazzi . Ma non si sono mai lamentati di questa mia scelta anche se ho avuto dei momenti in cui ho anche ricevuto minacce. .Purtroppo credo nella politica, credo che tutti dovrebbero impegnarsi mentre purtroppo la gente critica ma poi non si vuole esporsi e accollarsi le responsabilita'. Comunque c’è anche tanta gente che ti sprona ad andare avanti anche tra le mille difficoltà’. E a volte il riuscire a risolvere un problema, ed un ringraziamento di cuore ti ripaga di tante critiche. Spesso gratuite.

Senza sdilinquirsi in sentimentalismi campanilistici che a noi neppure piacciono, sei la sindaca di un comune oggettivamente bello. In alcuni (molti) angoli bello da levare il fiato. Quanto rispetto pensi si debba all'habitat naturale che ci circonda? E quanto ne hai avuto tu?
Il rispetto dell’ambiente è fondamentale. Questi 5 anni sono l’esempio tipico di cosa vuol dire il rispetto per l'ambiente: alluvioni e siccità sono il frutto delle modifiche climatiche che in questi anni si sono verificate. Ogni amministrazione deve averle ben presenti e fare delle scelte nel proprio piccolo, che però sono fondamentali: dal’urbanistica alle opzioni energetiche, alle infrastrutture. Ridurre la produzione di CO2 . 
Noi stiamo facendo una programmazione per la mobilità con piste ciclabili e il navebus in laguna, impianti elettrici pubblici a led, la battaglia sull’impianto di Patanella e quella sull’autostrada , il lavoro per la bonifica della laguna e la gestione della stessa. Partecipiamo al progetto europeo Horizon 2020 del Governament of Mayors per la tutela ambientale monitorando il nostro consumo di CO2. Risparmio di territorio puntando sulla riqualificazione dell’esistente, sulla rigenerazione di aree urbane che nel nostro territorio sono importanti e numerose.

Bella bella, ma poi si deve pur sempre campare. E la situazione lavorativa, specie quella giovanile, è quella che è. Come se ne viene fuori? E quanto possono contribuire proprio quelle magnifiche risorse naturali di cui disponiamo, in termini che so, di agricoltura, acquacoltura etc?
Agricoltura, pesca ed acquacoltura devono essere il volano del nostro sviluppo economico accanto al turismo. I posti di lavoro vanno creati con progetti specifici non con eventi che allungano di alcuni giorni la stagione: noi abbiamo bisogno di posti di lavoro annuali. Del resto Orbetello ha avuto in passato una grande storia industriale e di lavoro. Io credo che sviluppare un polo tecnologico agricolo-ittico sia la nostra prospettiva più importante partendo dalle nostre peculiarità. Il nostro pesce è rinomato in tutto il mondo.


Monica Paffetti e la senatrice Monica Cirinnà

E a proposito di giovani di belle speranze, suscita grande simpatia e solidarietà la protesta, spesso creativa, degli studenti dell'Alberghiero per la famigerata questione delle cucine. Ma davvero li trattiamo così i futuri operatori del settore accoglienza turistica? Già bell'e bolliti? 

O c'è qualcosa che non sappiamo?
L’istituto alberghiero è stato fortemente voluto su questo territorio. Erano venti anni che veniva chiesto e mai concesso. Noi come amministrazione abbiamo investito molto perché ci abbiamo creduto: ogni anno il comune si e’ fatto carico del costo degli affitti di varie cucine di ristoranti affinchè i ragazzi potessero svolgere le loro lezioni, ed abbiamo messo a disposizione il Baccarini per questa scuola . Abbiamo messo a disposizione 100.000 euro per realizzare il progetto all’interno della scuola stessa. 

Vorrei sottolineare che la scuola fa capo alla Provincia, non di competenza comunale ma Orbetello sta usando risorse del comune per una risposta che non sarebbe solo del Comune di Orbetello, ma lo facciamo perché ci crediamo, ed i nostri ragazzi ricevono sempre complimenti ovunque vadano. Purtroppo non credo di dire nulla di nuovo a criticare le lungaggini burocratiche e i problemi della scuola pubblica in Italia. Noi ci siamo comunque sempre stati.

Non sarà errato ricordare questo tuo mandato da sindaca come quello delle calamità: alluvioni, morie epocali, manca giusto l'invasione delle cavallette (ma siamo sempre in tempo). E le parti avverse che inveiscono su una giunta a dir loro andata completamente in bratta. E invece?
E' vero.  Abbiamo avuto molti problemi che abbiamo affrontato e cercato di risolvere. 

Quando ti capitano dei problemi devi, come nella vita, rimboccarti le maniche e cercare di risolverli, e così abbiamo fatto. Io personalmente ci ho sempre messo la faccia. Dal rischio idraulico alla sicurezza sulle spiagge, alla laguna. Ma anche la crisi economica e i tagli di trasferimenti dallo Stato. Sicuramente si poteva fare meglio e di più ma sono stati momenti molto difficili e devi decidere spesso da sola su cose che sono veramente più grandi di te . 
Governare piccoli comuni, senza grossi problemi,  con disponibilità economiche o con deroghe ad hoc credo sia molto più semplice senza continue emergenze. Abbiamo attivato il sistema di protezione civile moltissime volte. Prima neppure esisteva se non sulla carta. Ma del resto gli eventi climatici in tutta italia sono cominciati a verifcarsi intorno al 2010 come pure la crisi economica, e sicuramente la fragilità politica non ha aiutato. Non è bello sentirsi attaccare continuamente anche in sede politic . Ricordo il consiglio comunale dopo l’alluvione con 400 persone nel fango: l’unico problema per molti anche dei miei era commissariare il comune, attacchi politici invece di pensare ai problemi concreti. In quel momento ho persino pensato di mollare ma poi ho riflettuto e non me la sono sentita di abbandonare i cittadini ad un commissario in un momento in cui dovevano arrivare i soldi dei lavori pubblici post-alluvione per i dovuti risarcimenti. E' stata dura ma spalle larghe e si va avanti: i cittadini ti hanno dato un mandato .

L'idea che si ha è che chiunque si sieda su quella poltrona in realtà si metta comunque al volante di un blob burocratico, di meccanismi tecnici da incubo e personale (i tanto chiacchierati dipendenti pubblici) non sempre di prim'ordine. Confermi? O è un alibi, come direbbero le famose parti avverse?
La pubblica amministrazione e’ complessa e la burocrazia ti uccide, ma e’ anche una tutela per tutti. Va sicuramente snellita. Il problema è che non tutti capiscono che fare, come del resto i cittadini non capiscono le responsabilità ed il carico di lavoro dei dipendenti. Purtroppo oggi se sbagli, Procura e Corte dei Conti non fanno sconti a nessuno.

Ti abbiamo incontrata e fotografata durante la visita della senatrice Cirinnà alla coppia gay che aveva subito uno sgradevole affronto omofobo. Ecco, appunto: le categorie vulnerabili, le realtà sociali più delicate, l'attenzione che si presta ad esempio alla carente situazione abitativa in una cittadina dove gli affitti viaggiano ormai a livello di pura nevrastenia, e in risposta ad un vero e proprio surplus di privato gagliardamente invenduto, il nulla o quasi in termini di edilizia pubblica, tanto per andare incontro ad una generazione di precari che non sa come fare per metter su famiglia.
Che nessuno rimanga indietro. Credo che la funzione principale della pubblica amministrazione sia proprio quella di tutelare le fasce piu deboli della popolazione.La politica abitativa è un capitolo importante da migliorare. La domanda più importante che ho avuto dai cittadini è stata la casa perché con 1000 euro di stipendio non si può pagare 600 euro di affitto. e nonostante 400 appartamenti di edilizia popolare e contributi per aiuti all’affitto di oltre 150000 euro non siamo in grado di dare le risposte. Abbiamo lavorato per la violenza sulle donne istituendo una casa rifugio, abbiamo istituito un fondo sulle povertà emergenti . Il comune di Orbetello è capofila per un progetto europeo di 700.000 euro per gli aiuti alle fasce più deboli. Obbiettivo prossimo e’ il progetto "Dopo di noi" per i nostri ragazzi disabili, per dare loro una soluzione dopo la morte dei genitori ma anche creare delle strutture che permettano loro di acquisire una maggiore autonomia ed integrazione, la tutela dei minori e degli anziani, il miglioramento degli stili di vita che passano per l’attività fisica, lo sport. I dati epidemiologici toscani individuano la zona sud come quella con maggiore mortalità per malattie cardiovascolari. E la politica deve porsi il problema e chi amministra deve incentivare i cittadini a migliorare i propri stili di vita ad esempio proprio tramite lo sport, l'educazione alimentare nelle scuole, e parlando di sport si tratta di investire sulle strutture che ad oggi sono scarse per il nostro territorio.

L'incarico da prima cittadina, una famiglia, una professione che non è tra le più rilassanti che ci vengano in mente. Come si può uscirne vivi? Sicura adesso di non avere te bisogno di farti vedere da uno bravo?
Forse si. E' la tipica sindrome femminile di Wonder Woman, la volontà di voler fare tutto sempre. Ma di fatto non così facile: bisogna ogni tanto fermarsi, resettare la propria vita, i propri ritmi. Credo che oggi più che di uno bravo avrei bisogno di un po di ferie. Che purtroppo da quando faccio il sindaco ho messo da parte.

E per finire, fuori dai denti Paffetti: fingendo di essere una cittadina comune, una qualsiasi orbetellana, cosa ti diverte del vivere qui?
E cosa ti annoia?

da buona orbetellana mi diverte lo struscio nel corso, ed il ritmo slow del paese. 

Difficilmente mi annoio ho sempre qualcosa da fare .

"Io no che non m'annoio..", per concludere parafrasando un beniamino del popolo PD, Jovanotti.
Nemmeno noi a dire il vero, signora Paffetti (finita l'intervista "alla Orbetellove" possiamo tornare ad un tono più consono al ruolo che la dottoressa ricopre). Anzi, ci divertiamo un sacco.
E non vediamo l'ora di vedere come va a finire.
Intanto grazie per aver incluso noi nel suo surmenage di questi giorni convulsi. Che se prosegue così fino a giugno, va a finire che da uno bravo ci andiamo tutti, a torpedoni.
Con sconto comitiva, auspicabilmente. Così che "nessuno rimanga indietro".


Monica Paffetti con il vice-sindaco Marcello Stoppa

martedì 15 marzo 2016

in bici per ricordare il trenino..


In occasione delle Giornate Nazionali delle Ferrovie Non Dimenticate, il comitato Orbetello Bike Festival con la complicità di altre associazioni tra cui la Polisportiva Orbetello Scalo e La Stazioncina Bistrò organizza una bella tre giorni dedicata proprio alla ferrovia che collegava Orbetello a Porto Santo Stefano (il "trenino", come lo chiamavano qui) e, dato che sempre di collegamenti si parla, al corridoio ciclabile che la Regione Toscana ha messo in cantiere, che dovrebbe estendersi lungo tutta la costa della nostra regione, che permetterebbe ai molti amanti delle due ruote (anche stranieri, molti dei quali non disdegnano la nostra terra proprio per le opportunità di turismo sportivo, pur sin qui non esattamente coltivato con devozione, che essa innegabilmente può offrire) di raggiungere Orbetello in tutta sicurezza dal Lazio come dalla Liguria.
Naturalmente una mostra documentale con le belle immagini della leggendaria vecchia ferrovia, ma non solo.


Ad esempio, e qui entra in gioco proprio il comitato dei nostri amanti della bici di cui sopra, una ciclo-passeggiata in direzione Porto Ercole attraverso il tombolo della Feniglia (e se non è bello pedalare lì..) per poi far visita ai luoghi di rilevanza storica o grande pregio paesaggistico e naturalistico, sulle orme proprio dell'antico sedime ferroviario con tanto di accompagnatori AMI-UISP e Guide Ambientali Toscane.
E' ora di ritirar fuori la bici..


info: Stefano Spagnoli 339 1855639


lunedì 7 marzo 2016

è ancora tempo di sbaracco!


Capricci del tempo permettendo (diciamocelo: la scorsa edizione è stata sfigatissima..) torna Lo Sbaracco in Laguna, ovvero le attività del nostro centro storico che traslocano baracca e burattini fuori dai loro shops, tramutandosi di fatto in un mercatino a cielo aperto dove fra l'altro fioccano le occasioni di fare dei buoni affari, con articoli naturalmente di buon pregio che però stavolta possiamo portarci a casa a prezzi veramente straordinari.
Dello sbaracco ci piace anche l'atmosfera, il personale dei negozi e delle attività normalmente rintanati ognuno nella loro "tana" che stavolta sono fuori e ti salutano quando passi, ci piace il brulichio di turisti (lo sbaracco è realmente una buona attrattiva per la quale alcuni decidono di spostarsi appositamente, anche se c'è stato chi ha obbiettato che la vicinanza con le vacanze pasquali può disincentivare un po' le partenze, e magari può pure starci), e ci piacciono le vie del centro con colori e foggia totalmente inconsuete per tutto il resto dell'anno.
Incrociando le dita per la turbolenza meteo che può, quella si, compromettere l'evento (che in questo caso sarebbe automaticamente rimandato al weekend successivo), gustiamoci queste nostre immagini "di repertorio", in attesa di mostrarvi le nuove come per altro facciamo puntualmente ogni volta.







segui il CCN del centro storico naturale di Orbetello su

domenica 6 marzo 2016

la street-cred di Mario Chiavetta


è il competitor del sindaco uscente alle primarie del centro-sinistra di Orbetello
(il prossimo 20 marzo)
e in qualche modo l'uomo "delle polemiche", quello (o almeno uno di quelli)
di cui si è fatto un gran parlare, che in qualche modo ha dato un'ulteriore scossetta al già agitatissimo mondo politico orbetellano abbondantemente in assetto pre-elettorale, 
e che noi avevamo interpellato più o meno a proposito  proprio di recente
(di cui nel post).
E' Mario Chiavetta, che stavolta ci siamo limitati (come facciamo spesso) a molestare per una manciata di scatti, in una di quelle che noi su Facebook siamo soliti definire
un'altra bella giornata orbetellana.
Nient'altro che quello..






all pix: INNOCENTEVENTI


HOMETOWN




ce n'è molto di più su - see much more on

l'ha detto e l'ha fatto. Monica Cirinnà a Orbetello.


Qualche frase di circostanza com'è inevitabile in queste occasioni, niente proclami o dichiarazioni, il saluto trasversale della politica orbetellana (tra gli altri il sindaco Monica Paffetti, il suo competitor alle primarie Mario Chiavetta, Maddalena Ottali di Patto per il Futuro, il pentastellato Marco Martens), un unico intervento polemico (un pizzichino fuori luogo) e garbatamente rispedito al mittente, del buon vino (produzione familiare della senatrice nel capalbiese), questo per sommi capi l'incontro di Monica Cirinnà con Maurizio e Giuseppe, vittime nei giorni scorsi di un'offesa omofoba nero su bianco su una vetrina del loro shop (di cui nel nostro post "Tira una brutta aria") sabato 5 proprio nel "luogo del delitto", il loro NumeroDue Concept Store.



Unica nota stonata le gagliardissime raffiche di vento non esattamente tiepido che rendevano praticamente impossibile la sosta nelle immediate adiacenze, mentre all'interno la piccola folla che si creava ospite dopo ospite riduceva a zero lo spazio in cui muoversi, tra l'altro tra interi scaffali di oggettistica assai vulnerabile (è il caso di dirlo, l'elefante nella cristalleria), cessate come uno sberleffo nell'istante esatto in cui l'incontro terminava, per lasciar posto ad una serata climaticamente gradevole.
Niente comunque al confronto degli acquazzoni che contemporaneamete si sorbivano i molti manifestanti LGTB ratunati in piazza del Popolo a Roma, circostanza che ha spinto l'entourage della senatrice a chiedere di non pubblicizzare l'incontro al di fuori delle mura di Orbetello come gesto di puro e semplice galateo istituzionale (pur sempre la prima uscita pubblica di colei che ha dato il nome alla legge sulle unioni civili e che ha scatenato il ciclone che tutti conosciamo pure troppo bene) al fine di non distrarre i media da quell'evento ovviamente importante. 
Legittma prudenza che però non ha impedito tutto sommato a molti di venire a porgere un saluto di amicizia e solidarietà alla coppia orbetellana, etichettata con il patetico, sgrammaticato "frosci" impresso su una loro vetrinetta, oltre che a chiedersi quanti sono realmente quelli che una merdata di quel calibro non la scrivono. Ma la pensano.




martedì 1 marzo 2016

bel regalo per le signore orbetellane..


Un idea originale quella venuta a Principe Uno, nostri amici e collaboratori, il grande bazar per tutta la famiglia che dislocati sul nostro territorio annovera tre grandi store (Orbetello, Orbetello Scalo e Via Aurelia).
Per omaggiare le signore in occasione della giornata della donna, il prossimo 8 marzo,
propongono una maratona non stop di sconti al 50% su tutti i loro articoli.
Ma proprio tutti.
Nel punto vendita di Orbetello, da mattina a sera, ogni signora orbetellana potrà andare a fare shopping e spendere esattamente la metà.
Perchè va bene la mimosa, vanno bene le manifestazioni di affetto e solidarietà.
Ma di questi tempi anche il borsellino ha il suo bel perchè..

tutto quello che vuoi sapere su Principe Uno è qui, su
segui Principe Uno ogni giorno su Facebook
page powered by Orbetellove

Come VOI la vedete..

Alessandro Baldacci

Alberto Casamenti

Marco Matteucci

Giuseppe Petroselli

Jonathan Sedda

Claudio Parente

Daniele Grandi

i tuoi scatti di Orbetello ogni giorno su