martedì 7 marzo 2017

la vega-fiction di Marilù


Seguiamo sempre volentieri le vicissitudini letterarie di Marilù Mengoni, la nutrizionista psicologa orbetellana (psicoalimentazione.it) che però (e già da tempo) dobbiamo ovviamente considerare anche scrittrice più che patentata dato che con questo "Peggasus e il pianeta VegAmo" (dove Amo é proprio la declinazione di quel verbo) siamo all'opera numero 6.
Ma in verità stavolta il consueto incontro chiacchiere-caffè che si perpetra  
ogni qual volta che c'è un suo libro fresco di stampa ci ha fornito più di un motivo di stupore, a cominciare dall'atmosfera lievemente surreale ed onirica del nuovo lavoro che è un racconto, che è una storia, una narrazione che mette in tavola molto del sapere e dell'esperienza professionale della Mengoni, ma lo fa con un piglio decisamente diverso. Fortemente diverso.
"E pensa che tutto è cominciato con un sogno in cui incontravo in modo quasi palpabile una figura femminile molto misteriosa e in qualche modo un po inquietante, che alla fine mi lasciava con un imput, con uno stimolo ad agire, a procedere. Sarà una pura coincidenza ma nel giro di pochi giorni io ho cominciato a scrivere questa storia". 
Che perciò, già con questa premessa, parte ammantata di un suo certo fascino in qualche modo onirico, come dicevamo.


E' una storia bella per gli adulti ma sicuramente papabile per i ragazzi dato il tono un po fiabesco. Anzi, bella e utile particolarmente per i ragazzi, suggeriremmo noi. Perchè in modo deliziosamente subdolo porge delle indicazioni, dei suggerimenti, uno stile di vita quasi, celandolo dietro le intriganti peripezie di Cordelia e Filippo che di giorno conducono una vita normale, realissima, e di notte se ne vanno sul pianeta VegAmo in compagnia di Peggasus, un maialino alato, dove una sacerdotessa di nome Kamin insegna loro tutto ciò che c'è da sapere su una corretta alimentazione e perciò di un benessere in prospettiva.
"Ma anche di giorno l'affiatatissima coppia ha il suo bel da fare visto che ci sono da affrontare le insidie che si celano proprio nel loro ordinario tran tran scolastico di tutti i giorni, e in difesa di Rosina, deliziosa anziana titolare di una bottega di ortofrutta di cui vorrebbe impossessarsi qualcuno non esattamente armato delle migliori intenzioni, almeno eticamente parlando, per aprire una nuova attività
raggelante già dal nome: PorKetta Più. Un nome un programma.
Soprattutto per il povero maialino volante", ci spiega Marilù.


Ora naturalmente non vogliamo spoilerare nulla e vi lasciamo al piacere di scoprire da soli i risvolti e le conclusioni di queste peripezie terrene e interplanetarie di Cordelia e Filippo.
Anche perchè, appunto, c'è un sacco da sapere, capire, imparare nascosto dietro queste stesse peripezie.
Noi troviamo questo plot decisamente vincente, decisamente intrigante, chissà, magari candidabile a tramutarsi in sceneggiatura di un bel film animato, di quelli che i ragazzi amano molto, di quelli dove in genere il bene vince sul male, ma con in più il valore aggiunto di un piglio didattico su nozioni veramente importanti, assolutamente in tendenza, e sempre di più, con il divenire dei tempi e dell'adattamento di uno stile di vita alla consapevolezza che si fa ogni giorno più grande, con l'informazione, la cultura e una più probabile facilità di accesso ad esse che caratterizzano l'epoca in cui viviamo, e sempre di più la caratterizzeranno.
La Mengoni è una brillante e stimata professionista in questo settore, una a cui ogni giorno tante persone si rivolgono per stare bene, dentro e fuori, i cui suggerimenti risultano perciò assolutamente preziosi, anche e soprattutto se camuffati da altro, se nascosti tra le righe di una bella favola che, siamo sicuri, potrebbe essere un buon veicolo per trasferire proprio voi su un altro pianeta: quello del benessere in armonia con noi stessi e il mondo in cui viviamo.
Finalmente. 

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